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Vivere Creativamente Felici



1) Pensa che la vita è un bel viaggio, imprevisto, entusiasmante.

2) Essere creativi vuol dire emozionarsi, adattarsi, conoscere, riconoscere e scoprire, curiosare, oziare, meditare, sorprendersi, entusiasmarsi, appassionarsi, vivendo la realtà con fantasia e semplicità.

3) Non essere spettatore ma attore della vita, non suddito ma persona.

4) Rispetta allo stesso modo, te stesso e gli altri; nella fierezza della tua identità culturale ricerca, apprezza e accogli le diversità di razza, cultura e religione, perché sono fonte di arricchimento personale e sociale.

5) Ricorda che noi siamo artefici delle nostre fortune, del nostro futuro, della qualità della nostra vita, dei nostri diritti. Pertanto non aspettare dagli altri l'occupazione e la felicità che puoi costruire e che è nelle tue mani.

6) Non essere schiavo di nulla: del denaro e del lavoro opprimente, del consumismo, di paure, preconcetti, pregiudizi, delle angosce provocate dalle necessità imposte dal mercato e dalla società omologante.

7) Abbi il coraggio di andare controcorrente, perché seguire la massa ti offrirà solo disoccupazione, insoddisfazione, frustrazione, paure e angoscia per il futuro. Quindi non aver paura di tornare alla vita semplice della provincia, ai lavori manuali, senza mai dimenticare di coltivare la crescita culturale personale dalla quale nasce l'apertura mentale, la felicità e le idee creative.

8) Cerca la bellezza ovunque, anche a due passi da casa, evitando i “non luoghi” e …….. i luoghi comuni: ricerca luoghi in cui respirare il senso del tempo, sentire l’odore della vita e delle sue stagioni. Luoghi dell’Anima - Immaginari - Fantastici - Mitici - Romantici - Mentali - Spirituali - Calmi - Silenziosi - Intimi - Comuni - Sconosciuti - Familiari - Poetici. Luoghi in cui passare senza entrarci, altri da cui farsi prendere e non uscirne; luoghi in cui arrivare la prima volta, altri da lasciare per non tornarvi; ognuno merita un nome e un’attenzione diverse. Universo di paesaggi, architetture, produzioni, atmosfere, donne, uomini, bambini, anziani, sensazioni, emozioni, luoghi da vivere, interpretare, raccontare con la poesia delle immagini.

9) Utilizza i 5 sensi + 2 mente e cuore, ozia, medita, perché, come disse Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

10) Vivi low cost, perché l'essenziale per vivere è poco e non rende schiavi ma liberi di gioire delle piccole cose, della bellezza e delle persone.

11) Vivi con lentezza - “Festina lente” (Affrettati lentamente) - perché ti permette di cogliere gli odori, i suoni, le voci, le atmosfere,  per pensare, ripensare, osservare, vedere, incontrare, pensando che: “C’è ben più nell’esistenza che nell’incrementarne la velocità” (da Gandhi), che “Il procedere lento è bellezza” (Pound), che se “Voi avete l’orologio, noi il tempo” (proverbio africano).

12) Sii spettatore curioso e sensibile, testimone riflessivo: pensa, ripensa, osserva, medita, vedi, incontra, incontra, ascolta, parla perché: c’è ben più nell’esistenza che nell’incrementarne la velocità; nel procedere lento si coglie la bellezza della vita delle cose delle persone; che, più dell’orologio, il tempo deve appartenere a noi e non noi al tempo.

13) Lasciati coinvolgere dalla vita, dalle persone, dai luoghi, perché se viene meno il coinvolgimento, calerà il senso, la bellezza e l’interesse della vita.

14) Pratica il cammino meditativo, l’ozio creativo: perché non si cammina con una gran fretta di arrivare in qualche posto, ma perché camminare è in sé una cosa meravigliosa. La meditazione, l’incontro, il viaggio sono il cammino stesso.

15) Impara a camminare e osserva, procedi anche senza meta, vagando, vagabondando, ma camminando sempre con l’intento di capire veramente, fermandoti, meravigliandoti ed entusiasmandoti, vivendo i luoghi attraversati, le tradizioni e la gente che vive in essi.

16) Evita mezzi di trasporto ad alta velocità, per quanto possibile anche l’automobile che isola; perché viaggiare significa seguire i ritmi circadiani, senza salti artificiosi spazio temporali.
Preferisci i mezzi di trasporto lenti: la bicicletta, i piedi, le corriere, i treni, le navi, l'intermodalità: mezzi che permettono di porre l’attenzione al qui ed ora, al viaggio dentro se stessi, per ritrovare ed incontrare gli altri, ciò che è veramente importante, che è prioritario; inoltre, ricorda che il treno non è un veicolo, è un luogo. La ferrovia è parte di un paese e del suo paesaggio. Inspira estaticamente l’odore delle ferrovie, vivi le stazioni soprattutto le medie e le piccole, con i loro luoghi, servizi e disservizi che fanno tanto umanità.

17) Prediligi i viaggi di prossimità, le strade segnate in bianco o giallo sulle mappe, quelle piccole, tortuose, che passano per paesi dimenticati, dai nomi poetici; itinerari per i quali ci vogliono ore per raggiungerne le mete. Lontano dal rumore e dal caos delle autostrade. Itinerari che permettano di avere il tempo di fermarsi in un piccolo caffè all’aperto, magari con l’ombrellone di tela, in un pomeriggio d’estate, sotto un sole feroce, o in una giornata uggiosa, piovosa, dalla luce grigia e dall’atmosfera morbida e ovattata: quelle soste che diventano inviti a ordinare una bibita o un caffè da sorseggiare con le gambe allungate sotto un tavolino col piacere di osservare e perdersi nei pensieri.

18) Impara a perderti per vicoli e viottoli secondari, lì spesso troverai le più belle scoperte, dove gustare piccoli piaceri. Perché nella vita è fondamentale praticare la sosta, le pause lunghe, il passo pigro, fermarsi, tornare indietro, ripassare in luoghi già visitati, imboccare sentieri laterali solo appena intravisti, che ci attirano senza una spiegazione logica.

19) Gusta i momenti di fermo obbligato e gli imprevisti come parte integrante, interessante e arricchente di ogni viaggio, perché un viaggio parte dal momento in cui si esce da casa e ogni momento successivo gli appartiene.


20) Leggi, perché leggere vuol dire riempire di significati la vita; diceva Sant'Agostino: "la vita è un libro, chi non viaggia ne conosce una sola pagina".


21) Vai alla ricerca delle identità dei luoghi e dei territori, delle produzioni tipiche; gusta e assaggia i cibi locali; perché l’enogastronomia è parte integrante dell’identità territoriale, e prendersi una pausa culinaria arricchisce lo spirito.

22) Vivi responsabilmente e con delicata consapevolezza, nel pieno rispetto dell’ambiente, dei luoghi, dei territori, delle persone e delle culture.

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