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Messaggio a tutti gli Artisti e Creativi del Segretario nazionale del Sindacato Creativi Ugl per il 1 maggio




Buon 1 Maggio 2019 a Tutti voi Artisti e Creativi italiani.

Sono Giuseppe Cocco, nuovo Segretario Nazionale del Sindacato Creativi Ugl, e sono felice di rivolgere questo augurio, per la prima volta a tutti voi in questa veste.

Io che sono Creativo dalla nascita come tutti voi, Artista per scelta, da 50 anni, ho vissuto e vivo sulla mia pelle, gioie e dolori di questa nostra vocazione.

Vivo, lavoro, amo l’Italia, e mi batto perché questo nostro paese, il Bel Paese, il Paese ricco di Arte, sia un Paese in cui, noi Artisti possiamo dirci oggi, lavoratori dell’arte.

Oggi, festa dei lavoratori, alziamo la voce, per dire che esistiamo anche noi come persone e cittadini.

Vogliamo batterci per il diritto ad esistere come lavoratori e per il diritto a vivere col nostro lavoro e del nostro lavoro, vilipesi e non considerati come siamo, costretti troppo spesso, a svolgerlo come carbonari, part time, e come secondo lavoro.

Sebbene l’Italia sia il paese dell’arte diffusa, non è paese per noi Artisti Contemporanei, nonostante ne rappresentiamo il Patrimonio Artistico di oggi.

Allora, in un paese in cui, Arte ed Artisti, risultano necessità per alcuni e bene superfluo per altri, dobbiamo sensibilizzare, far conoscere, alfabetizzare, rendere consapevoli tutti che:

esistono Giovani eroici che scelgono di iniziare un percorso scolastico artistico, ben sapendo in partenza di prepararsi ad un mestiere bello e maledetto.

Esistono famiglie eroiche che svolgono il ruolo di mecenati per il sostegno dato ai propri figli, artisti di tutti e per tutti, alle quali non sono nemmeno riconosciuti sgravi fiscali; 

Esiste una legge sull’Art Bonus che è dato solo a chi sostiene il restauro di arte antica e, non già, anche a chi potrebbe e vorrebbe sostenere l’Arte contemporanea in continuità con l’antica.

Che nel Paese dell’arte, ancora vige la convinzione che chi lavora con l’arte, non sia un artista bensì faccia l’artista, svolgendo un lavoro non riconosciuto, costretto ad autofinanziarsi a fondo perduto e ad autopromuoversi a spese proprie, isolato e ghettizzato, soggetto ad un sistema mercantile esclusivamente privato, drogato e mafioso. 

Che noi Artisti, precari endemici, ancorché occupati, siamo apolidi, non considerati dalle istituzioni, alla ricerca di cittadinanza e visibilità.



Eppure in Italia il Sistema Produttivo Creativo, genera più di 92 miliardi di euro che con la filiera contribuisce al 16,6% del PIL nazionale, non considerando la ricaduta sul FIL la Felicità Interna Lorda del paese, e occupa 1.520.000 lavoratori circa, che rappresentano il 6,1% del totale della forza lavoro.

Cifre che fanno dell’Italia, il Paese in cui la Creatività rappresenta il 3° datore di lavoro ed è patrimonio di eccellenza e fiore all’occhiello per il nostro Paese e per l’Europa. 

Ma l’Arte e gli Artisti contemporanei sono, da sempre, assenti dai programmi di tutti gli schieramenti politici. 

Noi Creativi in questo nostro 1 maggio, quindi, vogliamo gridare la nostra volontà di essere uomini e donne per gli altri; che con spirito di servizio, offriamo la nostra opera, donando bellezza, con la nostra visione del mondo, leggendo ed interpretando i segni dei tempi, essendo noi stessi segni dei tempi.

Molti sono gli artisti, molti vogliono esserlo o diventarlo, ed è giusto che lo siano e lo possano fare; 

perché in arte come in politica, benché i leader siano pochi, non per questo, altri non fanno politica; e sebbene molti si laureino in architettura, non tutti arriveranno ad essere “ArchiStar”, eppure non per questo non saranno riconosciuti come architetti, lavoreranno e con buoni risultati. 

Chiediamo quindi a gran voce di essere considerati e sostenuti dal nostro Stato, che ci dia dignità di persone, di che vivere con il nostro lavoro, per poter contribuire alla costruzione e al miglioramento del nostro paese e della vita quotidiana di tutti; chiediamo di avere un reddito di cittadinanza artistica.

Io Giuseppe Cocco per parte mia, in questo 1 maggio, prometto a voi tutti, amici e colleghi, Artisti e Creativi, mi impegno a dar voce alle vostre istanze, col Sindacato Creativi UGl, che nel 1995 fu costituito da Artisti per gli Artisti, per rappresentare il punto di riferimento per tutti i donne e uomini Creativi, senza limiti di età e discriminazioni.

Perché, per noi del Sindacato Creativi, l’Artista contemporaneo è persona, cittadino e patrimonio dell’identità culturale collettiva italiana, materiale ed immateriale, e rappresenta un bene artistico-culturale da difendere, sostenere, valorizzare e promuovere.

Quindi, l’unione fa la forza, Tutti per uno Uno per Tutti, non più soli ed isolati. Buon 1 maggio 2019

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