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ARTE della LENTEZZA

La lentezza è un'arte e l'Arte ha bisogno di lentezza; uno stile di vita che va oltre il ticchettio degli orologi, perdendo tempo tra pensieri emozioni sensazioni, asceti metropolitani, seguendo strade sbagliate, errabondi; felici degli ostacoli improvvisi e imprevisti che rendono la vita, unica ed irripetibile. 

1) La bellezza è ovunque, ma meglio evitare “non luoghi” e luoghi comuni, ricercando, piuttosto, luoghi in cui respirare il senso del tempo, sentire l’odore della vita e delle sue stagioni. Luoghi dell’Anima, dello Spirito - Immaginari - Fantastici - Mitici - Romantici - Mentali - Spirituali - Calmi - Silenziosi - Intimi - Comuni - Sconosciuti - Familiari - Poetici. Luoghi in cui passare senza entrarci, altri da cui farsi prendere e non uscirne; luoghi in cui arrivare la prima volta, altri da lasciare per non tornarvi; ognuno merita un nome e un’attenzione diverse. Paesaggi, aree archeologiche, ruralità, atmosfere, donne, uomini, bambini, anziani, sensazioni, emozioni; luoghi da vivere interpretare raccontare.

2) Utilizziamo i 5 sensi + 2 mente e cuore.

3) Pratichiamo il passo meditativo, tipico degli abitanti dei Sud del mondo: perché non si cammina in fretta per arrivare in qualche posto, ma perché camminare è in sé una cosa meravigliosa. La meditazione, l’incontro, il viaggio sono il cammino stesso.

4) Impariamo ad osservare, guardare, vedere: procediamo sempre con l’intento di capire, le identità materiali ed immateriali dei luoghi e la vita che vi si svolge; emozionarsi, adattarsi, conoscere, riconoscere, scoprire, curiosare, sorprendersi, entusiasmarsi. "Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza, chi non ha avuto molte prove, poco conosce, chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza. Ho visto molte cose nei miei viaggi. Il mio sapere è più che le mie parole" (Dal Vecchio Testamento Libro del Siracide 34,9-11).

5) Prediligiamo il camminare e i mezzi di trasporto lenti, per porre attenzione al qui ed ora, per viaggiare dentro noi stessi, ritrovando ciò che è veramente importante e prioritario; per cogliere gli odori, i rumori, le atmosfere. Prediligiamo i viaggi in treno, perché il treno non è un veicolo, ma parte di un paese e del suo paesaggio; è un luogo d'incontri e di scoperta.

6) Viviamo low cost, perché l'essenziale per vivere è quel poco che non rende schiavi, ma liberi di gioire e gustare delle piccole cose, della bellezza e degli incontri con le persone.

7) Viviamo con lentezza - “Festina lente” (Affrettati lentamente) - perché permette di cogliere gli odori, i suoni, le voci, le atmosfere,  pensare, ripensare, osservare, vedere, incontrare. “C’è ben più nell’esistenza che nell’incrementarne la velocità” (da Gandhi); “Il procedere lento è bellezza” (Pound); “Voi avete l’orologio, noi il tempo” (proverbio africano).

8) Prediligiamo la prossimità, cibi a km 0, luoghi fuori casa e fuori porta, lungo le strade segnate sulle mappe, piccole, tortuose, che passano per paesi dimenticati, dai nomi poetici; itinerari per i quali ci vogliono ore per raggiungere le mete. Lontano dalle autostrade, gli itinerari permettono di avere il tempo di fermarsi a godere di un paesaggio, di buttarsi in un campo o deviare lungo una strada bianca di campagna; di fermarsi in piccoli bar, magari con l’ombrellone di tela, in pomeriggi d’estate, sotto un sole feroce, o in una giornata uggiosa, piovosa, dalla luce grigia e dall’atmosfera morbida e ovattata: soste che diventano inviti a sorseggiare una bibita o un caffè col piacere di osservare lo scorrere della vita, perdendosi nei pensieri.

9) Viviamo con lentezza per gustare la vita con consapevolezza, i piccoli piaceri e gli incontri; pratichiamo la sosta, le pause lunghe, il passo pigro, fermiamoci, torniamo indietro, ripassiamo in luoghi già visitati, imbocchiamo sentieri laterali solo appena intravisti; fermiamoci ogni qualvolta chiunque voglia la nostra attenzione; a parlare, condividere e salutare chiunque incontriamo.

10) Gustiamo gli imprevisti come parte integrante, interessante e arricchente; perché il tempo è parte integrante della vita, non si perde e non si guadagna, semplicemente si possiede se si vive.

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