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Lo Spirituale nell'Arte

"Cerchi nei cerchi"
Ogni grande epoca ha un suo fine interiore, dunque una sua bellezza esteriore.
La bellezza consiste nell’esprimere la sua interiorità.
Per questo non bisogna guardare indietro, né valutare la nuova bellezza con i metri del passato.
Ogni nuova bellezza potrebbe sembrare deforme: ciò che in essa non ha l’aspetto del passato è brutto.....
L’anima cresce, come il corpo, con l’esercizio.
Essa cresce, come il corpo, col movimento.
Il movimento è vita. La vita è movimento.
Ecco, si svela il significato, il senso e lo scopo dell’arte.
Tutta la natura, tutto il mondo, esercitano un’azione sull’anima.
Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti...
Non c’è nessun dovere in arte. L’arte è eternamente libera.
Fugge il «dovere» come il giorno la notte.
La nostra anima, che, dopo un lungo periodo di materialismo, è al suo primo risveglio, porta in sé i germi della disperazione che viene da mancanza di fede, da mancanza di scopo e di meta.
L'incubo delle concezioni materialistiche, che della vita dell'universo hanno fatto un giuoco malvagio e senza scopo, non ancora passato.
L'anima, prossima a destarsi sente ancora forte l'impressione di quell'incubo....

"Punte"
Dopo l'era della tentazione materialistica, ... l'anima, affinata da lotte e sofferenze, si va risollevando.
Sentimenti rozzi, come la paura, la gioia, l'afflizione, ecc., ... attireranno meno l'artista.
Egli cercherà di risvegliare sentimenti più raffinati ancora senza nome.
Egli stesso vive una vita complicata, relativamente raffinata, e l'opera che proverrà da lui susciterà incontestabilmente nello spettatore, che ne abbia la capacità, emozioni più sottili, che le nostre parole non possono esprimere.
Lo spettatore è però, oggigiorno, raramente capace di sentire siffatte vibrazioni. Nell'opera d'arte egli cerca o una mera imitazione della natura, che possa servire a fini pratici, o un'imitazione della natura, che contenga un certo elemento interpretativo, o stati d'animo rivestiti di forme naturali, ossia ciò che si chiama temperie interiore.

... Comunque sia, tali opere impediscono alle anime di diventare rozze; le mantengono ad una certa altezza, come la chiave dell'accordatore mantiene le corde di uno strumento musicale.
"Primo acquarello astratto"
Lo spettatore è troppo abituato a cercare un “senso”, cioè un rapporto esteriore fra le parti del quadro.
La nostra epoca, materialista nella vita e quindi nell’arte, ha prodotto uno spettatore e specialmente un “amatore” che non sa porsi semplicemente di fronte a un quadro e nel quadro cerca tutto il possibile (l’imitazione della natura, la natura interpretata dalla psicologia dell’artista, l’atmosfera immediata, l’anatomia, la prospettiva, l’atmosfera esteriore) ma non cerca la vita interiore, non lascia che il quadro agisca su di lui.
Accecato dai mezzi esteriori, non vede che cosa sanno creare, non si accorge che possono comunicare non solo cose ma idee e sentimenti.

Ideale critico d'arte non e` quindi chi va alla ricerca di “errori”, “deviazioni”, “ignoranze”, “prestiti”, ma chi cerca di sentire in quale modo questo o quella forma agisca interiormente, per tentare poi di comunicare al pubblico, con vigore espressivo, la sua esperienza. Per giungere a questo il critico dovrebbe naturalmente possedere l'anima di un poeta, poiche´ il poeta deve sentire oggettivamente per poter materializzare soggettivamente la sua sensazione, e questo significa che il critico dovrebbe possedere una facoltà creativa....

Vasilij Vasil'evič Kandinskij
da "Lo spirituale nell’arte" 1911/13

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