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Fotografare, stile di vita slow

Vivere Slow, con lentezza, è uno stile di vita, dieta in greco, già, in greco, chissà se la Germania e l’Europa lo sanno.
Fotografare, oltre che professione, forma d’arte visiva, passione e hobby, è uno stile di vita, uno stile di vita slow.
Quindi la Slow Photo è uno stile di vita, un momento di riflessione, un attimo di pausa per riscoprire il piacere della vita.
Il digitale è pieno elementi positivi, ma la velocità e l’immediatezza che solitamente vengono citati e sbandierati, non sono così importanti come ci vogliono far credere.
Quando si fotografava con la pellicola, il riarmamento dell’otturatore con trascinamento della pellicola, ci obbligava a pensare e capire cosa stavamo facendo, regalandoci grosse emozioni; il digitale, al contrario, con i suoi automatismi e la velocità può riservarci spiacevoli sensazioni.
Il digitale ha molti meriti ma, purtroppo, non avendo una base culturale-tecnica adeguata, ai più sfuggono.
Pertanto l’aspetto culturale, storico, artistico e formativo, fondamentali per chiunque, lo sono di più per i fotografi, dunque utili a rendere più piacevole la vita.
Fotografare vuol dire scandagliare la realtà e sceglierne un pezzettino, quindi c’è bisogno di tempo per osservare, rendendo essenziale l’aspetto riflessivo che porta il fotografo a ragionare mentre lavora, contrariamente quindi, alla caratteristica immediatezza che di solito viene evidenziata del digitale, in realtà non importante, ma solo un utile strumento.


Come è importante trascorrere una giornata alla scoperta della cultura contadina, di cui tutti siamo figli, e nonostante tutto, ci dà ancora da mangiare e sa renderci felici, fotografare significa trascorrere giornate muovendosi osservando e riprendendo (si direbbe scattando ma sarebbe un controsenso) con lentezza, usando i 5 sensi + 2, mente e cuore, meditando, contemplando; camminando, osservando vedendo guardando, riprendendo, narrando, praticando pause ed ozio meditativo e creativo.
Visitando un luogo, pur apparentemente marginale, se siamo dotati di curiosità possiamo provare “esperienze uniche e irripetibili, generando stimolanti visioni della realtà”.


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