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Biennale Architettura 2018: quando le donne prendono il potere per un'architettura a misura d'uomo


Biennale di Venezia 2018 Architettura quando le donne prendono il potere, lo gestiscono con uno sguardo al diritto di tutti ed ognuno, a poter fruire di un'architettura a misura d'uomo.

Questa è la filosofia di fondo che ha mosso le due direttrici questa edizione Yvonne Farrell e Shelley McNamara che con il Manifesto FREESPACE, hanno posto al centro dell’attenzione la questione dello spazio, della qualità dello spazio, dello spazio libero e gratuito.

Ancora una volta la femminilità porta con sé l'umanizzazione dei problemi e delle possibili soluzioni, nel caso specifico, dell'architettura come spazio di vivibilità e bellezza per lo spirito e il miglioramento della vita quotidiana.

Come la vita ci è donata dalle donne, ogniqualvolta le donne si approcciano alla vita, lo fanno pensando al dono e all'umanizzazione:

"Volevamo scovare nuovi modi di utilizzare le parole di ogni giorno, che potessero in qualche modo portarci tutti a ripensare il contributo aggiuntivo che noi, come professionisti, possiamo fornire all’umanità. Per noi l’architettura è la traduzione di necessità – nel significato più ampio della parola – in spazio significativo."

Nel tentativo di tradurre FREESPACE in uno dei tanti splendidi linguaggi del mondo, speriamo che possa dischiudere il ‘dono’ che l’invenzione architettonica ha la potenzialità di elargire con ogni progetto. La nostra speranza è che la parola FREESPACE ci permetta di sondare aspirazioni, ambizioni e generosità dell’architettura.

Dal Manifesto FREESPACE (vai al testo completo)

FREESPACE rappresenta la generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio.

FREESPACE si focalizza sulla capacità dell’architettura di offrire in dono spazi liberi e supplementari a coloro che ne fanno uso, nonché sulla sua capacità di rivolgersi ai desideri inespressi dell’estraneo.

FREESPACE celebra l’abilità dell’architettura di trovare una nuova e inattesa generosità in ogni progetto, anche nelle condizioni più private, difensive, esclusive o commercialmente limitate.

FREESPACE dà l’opportunità di enfatizzare i doni gratuiti della natura come quello della luce – la luce del sole, quella lunare, l’aria, la forza di gravità, i materiali – le risorse naturali e artificiali.

FREESPACE invita a riesaminare il nostro modo di pensare, stimolando nuovi modi di vedere il mondo e di inventare soluzioni in cui l’architettura provvede al benessere e alla dignità di ogni abitante di questo fragile pianeta.
Siamo convinti che tutti abbiano il diritto di beneficiare dell’architettura. Il suo ruolo, infatti, è di offrire un riparo ai nostri corpi e di elevare i nostri spiriti. La bella parete di un edificio che costeggia la strada dona piacere ai passanti, anche se non vi entreranno mai. Lo stesso piacere è dato dalla vista di una corte attraverso un portale ad arco o un luogo nel quale trovare un punto di sosta per godere di un po’ di ombra o una nicchia che offre riparo dal vento o dalla pioggia.

Ciò che ci interessa è andare oltre ciò che è visibile, enfatizzando il ruolo dell’architettura nella coreografia della vita quotidiana.

"Una società cresce e progredisce quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non potranno sedersi", proverbio greco

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