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I gesti sono immagini

 

I gesti sono immagini e come tali valgono mille parole.

uno sguardo, un abbraccio, una carezza, nel silenzio dei suoni, un bacio chiude la bocca eppure parla quanto e più di un discorso, di una poesia e di un romanzo.

Dalle immagini, immaginare che vuol dire ricorrere all’immaginazione, ossia all’azione delle immagini che nella nostra mente fanno riferimento all’esperienza fatta attraverso le immagini, gesti che si fanno immagini  e sentimenti piacevoli o meno.


I gesti sono parte integrante della comunicazione in tutti i casi in cui il destinatario si confronta col parlante, come nell’interazione faccia a faccia, in televisione, in videochiamata, nello spettacolo, quindi luoghi d'immagini.


Gesticolare è dialogo pieno di mimica che è immagine.


Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani e con il corpo, braccia e spalle, e perché no, anche con gli occhi.

Gesti pratici e comunicativi.


Un gesto comunica per immagini quando la forma che assumono le mani e il loro movimento sono prodotti per comunicare. 

Un gesto comunicativo dunque è un segno: una coppia significante-significato in cui il significante è una particolare forma e movimento delle mani o delle braccia o delle spalle, accompagnati dallo sguardo e il significato è una conoscenza di formato proposizionale o un’immagine mentale visiva.


Gesti Creativi come il dipingere e scolpire sono frutto di pensieri, emozioni, sensazioni che si fanno gesti e raccontano senza parole.


Un’importante distinzione fra i gesti creativi, cioè inventati dal parlante per scandire e illustrare il suo parlato, e codificati, cioè memorizzati stabilmente in un lessico gestuale.

Nei primi, il legame fra significante e significato è estemporaneo (ad esempio quando vogliamo descrivere la forma e ne disegniamo nell’aria il profilo, inventando in quel momento i movimenti da fare con le mani); 

negli altri è codificato, cioè condiviso con altri parlanti e immagazzinato in memoria una volta per tutte, proprio come accade nel lessico per le parole.


Esempi tipici di gesti creativi sono quelli con cui si raffigurano azioni, persone, oggetti per illustrare la narrazione. 

Questi gesti sono necessariamente iconici, cioè assomigliano a ciò che significano: se non lo fossero l’interlocutore non potrebbe capirli, visto che è la prima e unica volta che vengono prodotti.


I gesti simbolici, invece, che hanno una traduzione in parole e frasi canonica e condivisa, sono un caso tipico di gesti codificati culturalmente; si imparano da piccoli vedendoli fare. 

Anche altri gesti sono codificati (cioè chi li fa può fidare che vengano compresi da altri), ma codificati biologicamente: ad esempio, alzare i pugni chiusi per l’esultanza, determinato dall’attivazione fisiologica di forti emozioni positive, quindi comprensibile in tutte le culture.

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