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Viaggiar resilente praticando lo spaesamento

Quella che segue è la filosofia alla base del mio modo di viaggiare in Italia e di raccontarla, storico‑scrittore e scrittore‑lettore, in compagnia dei viaggiatori del Grand Tour, con uso di internet.
Nei miei racconti sinestetici, grazie ai miei appunti acquarellati, non è solo la vista ad essere mobilitata, ma scendono in campo il tatto e l’odorato, l’udito e il gusto, coinvolgendo il lettore in una ricognizione densa di suggestioni sensoriali.
L'Italia è un Paese dove si inciampa a ogni angolo nella bellezza e nelle opere di una creatività che è sempre concreta.
Storia e storie di un’Italia percorsa da eserciti stranieri, fatta di feudi, comprati e venduti, e battaglie per decidere se la Penisola debba appartenere alla Francia o alla Spagna, ai Normanni o ai Longobardi, agli Svevi, Bizantini, Arabi, Angioini, Saraceni, e chi più ne ha più ne metta.

Dell'unico paese al mondo ad avere 8000 Castelli arroccati, uno per ogni Comune, per difendersi da infiniti assedi provenienti da terra e da mare. Ci sono esistenze - più fortunate di altre - che, a un certo punto, si accorgono che una sola vita non basta, non è sufficiente per esplorare adeguatamente il mondo circostante e neppure per abitare con sé stessi con adeguata profondità. È quasi sempre un evento imprevisto, che avviene in qualsiasi momento della vita, dissonante rispetto al motivo che sino a quel momento ha caratterizzato l’orizzonte quotidiano, a far affiorare la consapevolezza e, dunque, il disagio di ritrovarsi imprigionati dentro un copione non solo culturalmente e professionalmente limitato ed esistenzialmente riduttivo. Nelle vicende intellettuali della vita ad un tratto del tragitto, si diverge dal percorso sino ad allora seguito, seguendo una nuova e imprevista direzione per raggiungere nuove e impreviste mete. Girando le spalle a consolidati e scontati itinerari, sentire il bisogno di addentrarsi in territori nuovi, minori con la M maiuscola. Ognuno si smarrisce a modo proprio, proseguendo il cammino altrimenti percorso, in una concatenazione di nuovi passi, incontri e visioni, in un cammino di chi ha il coraggio e l’ispirazione di lasciare la strada vecchia per la nuova, anche dove altri non la vedono o, al massimo, scorgono solo un sentiero sconnesso e denso di incognite. Praticando l’arte dello spaesamento per nulla scontata perché, smarriti si nasce, ma consapevoli lo si diventa: smarrirsi come ci si smarrisce in una foresta è un'avventura tutta da imparare e da gustare.

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